PIANZANO (TV) - 76° Circuito Di S. Urbano - 5° G.P. Fadalti-
Pianzano (Treviso) - domenica 9 marzo 2008 - Il colpo di reni stavolta non serve. La prima vittoria stagionale è nettissima. Tutti dietro. I pochi centimetri che sulla fettuccia bianca di S.Bernardino avevano rinviato di sette giorni l’appuntamento con il mazzo di fiori ed il bacio della miss sono già un ricordo. Marco Bernardini, il capitano della Bata Wilier, li ha cancellati con un volatone tutto muscoli, polmoni e potenza. Un capolavoro, se si considera che il 23enne di Monselice si è affidato al solo Rudy Dal Bo per farsi strada nel convulso traffico finale dei “treni”. Il team padovano di Rino Baron e Fabio Tronchetti non aveva mai primeggiato nel Circuito di S.Urbano che ha incoronato il 76. vincitore. Al massimo aveva staccato un 5. poto con Marco Marcato nel 2003, quando un certo Danilo Napolitano firmò il bis (vittorie ) su Mauro Busato, il fratello maggiore di Matteo ieri salito sul gradino più basso del podio alle spalle del veronese Merlo, il vincitore della Coppa San Geo. Solo quarto, inchiodato dal vento contrario, l’atteso Biolo, lanciato troppo presto dal “treno” nel lungo rettifilo d’arrivo. Il vicentino si è però portato via il primato nel Challenge De Nardi strappato a Buttazzoni (210 punti contro 206) che dopo il gran daffare del compagno di colori Gianni Da Ros e qualche azione maldestra subita, s’è trovato intruppato ed ha preferito rinunciare allo sprint.
La veloce kermesse trevigiana è stata raramente a ranghi compatti. A Moro Spercenigo e Molino di Ferro va senza dubbio il premio della combattività. Non a caso il quartetto composto da Micheletti e Lollato, assieme a Machado (Mantovani) e Paulin (Tata), han monopolizzato le operazioni (vantaggio max 55”) dalla nona tornata e sino a -12 dalla fine. Da quel monento gli squadroni dei velocisti hanno deciso di annullare la generosa sortita e mantenere sempre a tiro i successivi attaccanti per portare tutti allo spettacolare volatone. Così è disco rosso per Daniel (Molino di Ferro), Da Ros (Marchiol) e Dal Bo (Bata) quando sul contagiri appare il -10. Il friulano Marcolina (S.Donà) accende il turbo nella tornata successiva e va via da solo. Niente. Poi ancora Daniel suona la carica portandosi appresso Marangoni e Lai (Gazzera) e Bontorini jr (Molino di Ferro). Ed all’arrivo mancano otto tornate. Si riparte. Ancora un quartetto con Busato (Gazzera), il solito Da Ros (Marchiol), Trevisan (Molino di Ferro) e un Mantovani rilanciano a -7 e si fanno due giri al vento col plotone sempre appiccicato a 10”. Un inutile lusso. L’epilogo si avvicina e lo spazio d’azione si riduce sempre più. L’ultimo pericoloso assalto all’arma bianca riesce in tandem: il rumeno Nechita (Molino di Ferro) e il padovano Bettini (Trevigiani) ci provano a tre giri dalla fine: 7 km circa dalla fine. Può essere l’azione risolutiva. I due hanno numeri, lo vedremo col prosieguo della stagione. Ma pure per loro è vietato evadere. Spazio al volatone allora ed alla prima sciabolata di Marco Bernardini.
Massimo Bolognini
ARRIVO:
1. Alessandro Bernardini (Fwr Bata Wilier) km 100 in 2h15’ media 44,390; 2. Michele Merlo (Mantovani); 3. Matteo Busato (Fausto Coppi Gazzera Videa); 4. Giampaolo Biolo (Trevigiani Dynamon); 5. Andrea Peron (Molino di Ferro Vangi); 6. Rudy Saccon (Team Tata); 7. Francesco Kanda (Trevigiani Dynamon); 8. Valentino Borghesi (Moro Scott Bicycle Line Spercenigo); 9. Andrea Pasqualon (Termopiave Meccanica 2P Cassolato Colori); 10. Lorenzo Rocchi (Sergio Dal Fiume).
Iscritti 187, partenti 176.
Photo Massimiliano Pizzolato by ciclonews.it
 
 

 

 

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