Girardi nella Classica di Colbuccaro
(MC) Naz. Elite/Under 23
Trionfale giornata per la Podenzano Tecninox nella “33^
Classica di Colbuccaro”, una bella e qualitativa gara
“nazionale”con la quale, dopo quattro anni di
interruzione, è stata ripristinata nel migliore dei
modi la grande tradizione di questa piccola, sportivissima
frazione di Corridonia, famosa in particolare per il caratteristico
chilometro finale in salita.Vince tutto solo lo scalatore
Edoardo Girardi, 22enne varesino di Castelseprio, che si era
liberato a 2 chilometri dal traguardo della insidiosa compagnia
del polacco Adrian Honkisz, della MG Kvis Norda, ben controllato
fino al termine dall’altro forte alfiere del Podenzano,
Mirko Boschi, che completa il trionfo di squadra con il terzo
posto.
Come già due giorni avanti nella vicina Montecassiano,
anche la gara di Colbuccaro è stata caratterizzata
da una fuga decisiva a tre, con due alfieri di una stessa
società su tre ad orchestrare il finale e con uno di
loro pronto e deciso ad involarsi per l’assolo decisivo..
Si è trattato praticamente di una gara ad eliminazione
tra quanti, oltre una ventina, avevano preso il largo fin
dai giri pianeggianti, guadagnando in breve circa 2’20”e
arrivando fino ad un vantaggio di 2’50”. Il drappello
di testa, anche se strada facendo non sono mancate le rincorse
e i rimescolamenti tra i primi inseguitori, si è andato
gradatamente assottigliando fino a quando, sulla terza delle
quattro salite di Colbuccaro, si avvantaggiavano decisamente
Girardi, Honkisz e Boschi e la fuga a tre non trovava più
ostacoli. Poi a 2 chilometri dal traguardo Edoardo Girardi
operava l’azione risolutiva.
Un grande ritorno per la Classica di Colbuccaro, onorata da
180 concorrenti e da tanto pubblico; un premio davvero molto
meritato per i bravissimi e sportivissimi organizzatori della
C.A.M. Macerata e della Polisportiva Colbuccaro. Come era
nella tradizione, il paesetto di collina di Colbuccaro assieme
all’altra località delle Piane di Colbuccaro,
dove hanno avuto luogo il ritrovo e la partenza, sono tornati
a rivivere l’antica festa del martedì di Pasqua
all’insegna del grande ciclismo e si è trattato
di una bellissima festa tradizionale che è ritornata
in bellezza tra gli appuntamenti di spicco del calendario
ciclistico delle Marche.
La gara, valida anche per la “33^ Coppa Ristorante Apollo
17” e per il “1° Trofeo Prefabbricati Foresi”,
si è snodata nella prima parte su 4 giri di un circuito
pianeggiante di km. 15. Al termine del
4° giro i corridori dovevano quindi affrontare la prima
delle 4 salite, di un chilometro, per il traguardo di Colbuccaro.
E già nel corso dei giri pianeggianti la corsa era
animata da un tentativo di 21 corridori, che prendevano subito
un notevole vantaggio, superiore ai due minuti, tanto da arrivare
ai piedi della prima salita di Colbuccaro con un vantaggio
di 2’50”. Naturalmente fin dal primo attacco l’impennata
di Colbuccaro setacciava il lotto dei concorrenti tanto che
a fine salita restavano in testa soltanto 9 corridori, dei
21 fuggitivi che guidavano in pianura. I superstiti erano
Boschi, Giannetti, Pirazzi, Honkisz, Margutti, Girardi, Liberati,
Tuyechiev e Belli; dietro di loro vari gruppetti ad intervalli
e quindi il gruppo. Iniziavano i 3 giri più lunghi,
di km. 30 ciscuno, con la salita, non difficile, di Corridonia,
i saliscendi per Petriolo e infine con l’erta di Colbuccaro.
Dopo la salita finale del 1° giro lungo il drappello dei
nove era ancora compatto al comando mentre i tenaci Fioretti
e Frusto erano i primi ad inseguire ad un minuto.
Durante il 2° dei giri lunghi, a Petriolo dai battistrada
si staccava Roberto Pirazzi e di lì a poco il gruppo
finiva per riassorbire tutti i corridori che erano nel mezzo.
La terza e penultima salita di Colbuccaro determinava la fuga
decisiva a tre, quando dal drappello dei primi si facevano
largo Boschi e Girardi, della Podenzano, e il polacco Honkisz,
della MG Kvis Norda. Non verranno più raggiunti. Alle
loro spalle i primi a scollinare a Colbuccaro, al suono della
campana erano Tuychiev e il giovane umbro Liberati ma il gruppo
dopo la discesa tornava compatto. A Petriolo tentavano per
poco la rincorsa Capponi, Santuccione, Lutskovich, Fantini,
e gli stessi Liberati e Tuychiev, autori di prove maiuscole
ma i tre fuggitivi mantenevano sempre un buon vantaggio intorno
ai 45”.
Nel finale poi, a circa 2 chilometri dall’arrivo, Edoardo
Girardi scattava con grande freschezza ed efficacia poco prima
dell’attacco della salita finale e filava imprendibile
verso il trionfo di Colbuccaro, raggiungendo tutto solo il
ripido traguardo tra gli applausi generosi di una grande folla.
Secondo, dopo 13”, era il polacco Honkisz, della MG
Kvis Norda, che precedeva allo sprint l’altro alfiere
della Podenzano, Mirko Boschi (già bravissimo a Montecassiano,
dove era giunto nono).
Primo della fila sgranata degli inseguitori concludeva, a
50” dal vincitore, Dabrowski, altro polacco della MG
Kvis Norda, che precedeva Bisolti, Rocchi e gli altri migliori.
Tra questi tagliava nono il traguardo il messicano Pulido
Naranjo, reduce da un faticoso viaggio di ritorno dalla madrepatria.
Il vincitore, Edoardo Girardi, è varesino di Castelseprio,
compirà 23 anni in ottobre e a Colbuccaro, dopo qualche
altra vittoria nelle stagioni precedenti, ha conquistato il
successo che lo consacra tra i migliori corridori della categoria.
E per la Podenzano Tecninox è un nuovo trionfo dopo
quello conseguito appena il giorno prima con Raisoni nella
Bologna – Raticosa; indubbiamente quest’anno la
squadra dei d.s. Cesare Biondi e Giancarlo Raimondi sta dimostrando
di disporre di un gruppo di ragazzi ricchi di temperamento
e di sostanza e molto affiatati tra di loro e di essere molto
ben attrezzata soprattutto per le corse difficili e selettive.