Allievi
Buona la prima per Dal Col e il San Vendemiano
Finalmente anche per gli allievi è arrivato
il momento di attaccare il numero sulla schiena e iniziare a
darsi battaglia in questo 2007. A differenza dell’inverno
mite quasi primaverile in cui tutte le squadre si sono potute
allenare al meglio, gli atleti, che si sono presentati al via
della classica d’apertura trevigiana a Vittorio Veneto
magnificamente organizzata dal Frare De Nardi, hanno dovuto
fare i conti con una giornata invernale. Vento, freddo e una
pioggia continua hanno infatti reso dura la corsa fin dall’inizio,
se poi si aggiunge il classico circuito che si snoda attorno
al lago di Revine fatto di innumerevoli saliscendi e con l’ascesa
a Tarzo (1 km circa) da ripetere 5 volte si può comprendere
le difficoltà che i ragazzi hanno dovuto affrontare.
Non per questo gli 85 partenti su 111 iscritti si sono risparmiati,
anzi fin dalle prime pedalate è stato un susseguirsi
di attacchi e contrattacchi per cercare di spezzare il gruppo.
Al secondo giro evadono dal gruppo Roger Gobbo (Pasiano) e Luca
Fabris (San Vendemiano) i quali acquistano subito 20”
di vantaggio, il gruppo sembra controllare e nell’ascesa
di Tarzo ai 2 battistrada si aggancia, con una splendida azione
personale in salita, Alberto Semenzato (Mogliano 85).
I tre battistrada, procedendo di comune accordo arrivano ad
avere al km 25 un vantaggio massimo di 1’, a questo punto
dal gruppo escono all’inseguimento degli attaccanti 5
atleti: Andrea Dal Col (San Vendemiano), Giacomo Pironi (Manganese),
Alessandro De Rossi (Libertas Scorzè), Paride Pasin (Vc
Vò) e Rydy Lorenzon (Moro Scott Biciclo Line Spercenigo).
A 15 km dal traguardo i 5 inseguitori, lungo la penultima ascesa
a Tarzo, rientrano sui battistrada, al comando si forma quindi
un plotoncino di 8 unità mentre il gruppo, che accusa
un ritardo di 1’30” è oramai tagliato fuori
dai giochi per la vittoria.
Negli ultimi chilometri poco accade, nessuno dei battistrada
ha la forza o il coraggio di attaccare cercando la soluzione
di forza, l’arrivo poi è posto, come da tradizione
a Savassa, in cima ad un impegnativo strappo di 400 mt. E anche
questo fa si che i fuggitivi ci arrivino con andatura regolare
con l’intento di giocarsi tutto allo sprint.
Ai 300 mt parte lungo Andrea Dal Col, il quale, dopo aver sfruttato
l’encomiabile lavoro del compagno di colori Luca Fabbris,
si toglie tutti dalla propria ruota e taglia il traguardo a
braccia alzato regalando ai dirigenti e tifosi della sua squadra
la prima gioia dell’anno.
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