Tre volte Andrea.
Andrea Palini (Aspiratori Otelli Zani) nel 2005, Andrea Podavini
(s.c Mazzano) nel 2006, e per la regola del non c’è
il due senza il tre, Andrea Zordan (Mainetti Pama Flok Nardi)
nel 2007, questi i vincitori delle ultime tre edizione del trofeo
Loris Cariola, accomunati dallo stesso nome di battesimo. Casualità?
Forse, noi, comunque sia, per gli amanti delle statistiche e
della cabala abbiamo voluto iniziare il racconto del Cariola
2007 evidenziando questo, a nostro avviso singolare aspetto,
ma veniamo alla cronaca di questa corsa, divenuta ormai una
classica del ciclismo giovanile di fine agosto.
Sono 93 dei 97 iscritti, in rappresentanza di 17 società
a prendere il via qualche minuto dopo le 15 da piazza XX Settembre
a Volta Mantovana, caratteristico borgo collinare in provincia
di Mantova, per un circuito di 18 chilometri caratterizzato
da continui saliscendi, da ripetere 4 volte, starter d’eccezione
il vice presidente regionale lombardo Bruno Righetti.
I primi chilometri scivolano sonnolenti sotto le ruote del gruppo,
che non sembra trovare motivazioni per aumentare l’andatura,
se non che, in prossimità dei due gran premi della montagna,
di Cavriana in piazza Castello, ed di quello in località
Monte Pelato, trampolino di lancio verso il traguardo di Via
Beata Paola Montaldi , che dal gpm dista tre chilometri.
E proprio durante il primo passaggio sul “Pelato”
che il “Cariola” si internazionalizza, con l’attacco
del russo Stoianov Eduard, della s.c Davoli GFM Bagnolese, che
sul picco morenico lascia la compagnia del gruppo, si parlerà
“russo” per altri due giri con Stoianov che raggiungerà
un vantaggio massimo di un primo e 42 secondi, prima di essere
ripreso, proprio sulla penultima ascesa al “Pelato”
dove la sua avventura era iniziata, si và cosi con una
quarantina di atleti rimasti in gara, ad inanellare l’ultimo
giro sotto l’occhio vigile del direttore di corsa G.Carlo
Pellegri , ben coadiuvato dal suo vice Giovanni Comparin.
Mai come in questa edizione il “Cariola” era stato
così incerto, negli ultimi tre anni la gara aveva sempre
preso fin dalle prime battute una fisionomia ben delineata,
con la classica fuga da lontano di un gruppetto che in tutte
e tre le occasioni aveva poi, portato al traguardo il vincitore,
questa volta invece a 18 chilometri dalla fine ancora quaranta
corridori sono in procinto di giocarsi la vittoria finale.
L’azione decisiva ha origine a 12 chilometri dall’arrivo
ad opera del campione provinciale mantovano Andrea Brunello,
( Mincio Chiese) che si trascina a ruota il campione regionale
veneto Michele Scartezzini , il bergamasco Davide Vilella (
Alemanno S.B) e il vicentino Andrea Zordan (Mainetti Pama Folk
Nardi), il quartetto trova subito l’accordo riuscendo
a mettere tra sé e gli inseguitori una ventina di secondi,
si arriva cosi ai 300 metri finali con pendenza al sei sette
per cento, autentica “ciliegina sulla torta” di
un ultimo chilometro in costante anche se non impossibile ascesa.
Sull’erta finale scatta per primo Davide Villella che
viene prima raggiunto e poi superato dal Andrea Zordan ,che
si presenta sull' acciotolato di via Beata Paola Montaldi a
braccia alzate.
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