Alla fine c'è voluto un professionista croato 27 enne,ed
una scorrettezza patita ai duecento metri finali,per far si
che Ermanno Capelli risultasse al termine della San Geo non
"profeta in patria".Gli è riuscito di superare
in volata il toscano Ricci Bitti reo di averlo ostacolato in
dirittura d'arrivo,ma niente ha potuto contro il navigato Miholjevic,campione
nazionale croato.Accortosi che Capelli aveva dovuto mettere
mano ai freni,è partito con la catena sul 53x12 andando
a vincere una classica per dilettanti, che solo un regolamento
discutibile gli aveva permesso di prendervi parte,lui da anni
professionista in un team Continental.Soddisfazione nell'Unidelta
Bottoli Acciaierie Arvedi per una gara condotta con molta attenzione,sempre
tra le avanguardie del gruppo,protagonisti prima con Capelli
e poi con Girardini quando sui primi tornanti del Colle Sarniga,la
gara si è accesa.Ripresi al km 126 di gara i tre attaccanti,
vale a dire Pirazzi(Palazzago),il polacco Imiela(Norda) e lo
slovacco Koren che avevano comandato le operazioni fin dai primi
km,il gruppo a ranghi compatti affrontava l'erta che tutti sapevano
avrebbe deciso l'ordine d'arrivo.E li cominciava il capolavoro
di Capelli,che prima rinveniva sui tre battistrada(Bandiera,Miholjevic
e Ricci Bitti),quindi nella successiva discesa approfittando
del "buco" che il compagno Girardini(nel frattempo
sopraggiunto con altri 4 inseguitori)gli aveva operato,attaccava
trascinandosi il croato Miholjevic e Ricci Bitti con i quali
poi in volata avrebbe risolto la contesa.Soddisfazione mischiata
con amarezza,un cocktail di sensazioni che dipingeva i volti
di tutti noi,Ermanno Capelli compreso,forse per non essere riuscito
a sfatare il motto "mai profeta in patria".
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