83^ ASTICO - BRENTA - SCHIAVON (VI) - CLASSE 1.12
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Eros Maccioni

L’urlo di gioia di Mauro Richeze sul traguardo dell’Astico-Brenta ha lacerato il cupore della notizia che girava ormai da alcune ore. L’incidente accaduto in carovana durante il trasferimento verso il via ufficiale ha avuto esiti gravissimi: è in fin di vita un’anziana, investita a Rosà da una moto della Polizia Stradale incaricata di fare da staffetta al transito dei corridori.
L’81^ edizione della corsa dei due fiumi è partita così, con l’angoscia di una disgrazia di fronte alla quale lo sport, anche nelle sue espressioni più esaltanti, dovrebbe chinare il capo.
I corridori hanno fatto il loro mestiere, protesi solamente ad inseguire la vittoria, com’è giusto che sia. Più che comprensibile, dunque, la contentezza dell’ignaro Richeze, primo allo sprint davanti a Piechele e Peruffo. Gli organizzatori, tuttavia, avrebbero potuto evitare almeno quegli spruzzi di spumante a destra e a manca davanti al podio: decisamente troppo di fronte a un fatto così grave, maturato poco prima in seno alla corsa stessa.
Durante i 180 chilometri del percorso, macinati per metà in Valsugana e per l’altra metà lungo l’Astico, i 101 corridori partiti da Bassano hanno offerto ben pochi spunti di cronaca. Il gruppo ha viaggiato sempre unito per i primi 100 chilometri. Neppure il Passo della Fricca, l’unica salita importante, ha fornito lo spunto per un’azione di un certo rilievo.
Il primo a smuovere le acque è stato il kazako Kireyev. Se n’è andato appena terminata la discesa su Lastebasse e, oltrepassata Thiene, è stato raggiunto da altri cinque concorrenti: Davide Beccaro e Mauro Borgato della Coppi Gazzera, i vicentini Carlo Rebellin e Marco Vivian della Trevigiani Dynamon e Andrea Giacomin, anch’egli vicentino, della Filmop Ramonda Parolin.
Questo sestetto è rimasto allo scoperto per molti chilometri, senza riuscire tuttavia ad impensierire veramente gli inseguitori. Il ricongiungimento si è completato ormai alle porte di Rossano.
Il gruppo, composto da non più di una cinquantina di unità, è passato sotto il traguardo al suono della campanella con la Trevigiani, la Coppi Gazzera e la Filmop a fare da locomotiva. Nel carosello finale Alan Marangoni (Coppi Gazzera) ha tentato l’assolo, ma ha dovuto ripiegare. La Filmop, vincitrice delle ultime due edizioni con Max Richeze ed Edoardo Girardi, ha lanciato in volata il bergamasco Enrico Peruffo, che negli ultimi 50 metri è stato superato da Mauro Richeze e Andrea Piechele. L’argentino dell’UC Basso Piave, all’ottavo centro stagionale, succede dunque a distanza di due anni al fratello maggiore Maximiliano, oggi professionista con la Panaria.
Fra le note a margine anche a un episodio di cui si stanno occupando i carabinieri: a Lavarone, da un’auto dell’organizzazione è volato un contenitore che ha danneggiato il vetro di un’auto lungo il percorso di gara. Un altro triste episodio di un’Astico-Brenta da dimenticare.

LE INTERVISTE:
Mauro Richeze è nato a Buenos Aires il 7 dicembre 1985 e abita a Rosà assieme ai fratelli maggiori Roberto e Maximiliano, entrambi professionisti. E’ un velocista alla Petacchi, capace di spingere rapporti impossibili anche negli sprint lunghi. La vittoria all’Astico-Brenta aggiunge nuove credenziali al suo imminente passaggio al professionismo, fissatoper il 2008 con la Panaria.
La sua vittoria di ieri è arrivata grazie ad una potente progressione negli ultimi metri: “Quando mancavano 200 metri all’arrivo ero ancora molto arretrato e stavo per tirare i remi in barca – ha confessato Richeze sul podio -. Quando meno me l’aspettavo ho trovato un varco e allora ho pensato solo a spingere a tutta”.
Terzo un anno fa e terzo anche ieri, Enrico Peruffo non nasconde un po’ di delusione: “Speravo che la salita si facesse sentire nelle gambe dei velocisti, invece a quanto pare non ne hanno risentito affatto – ha affermato il bergamasco della Filmop -. Mi sarebbe piaciuto regalare questa vittoria a Gilberto Parolin, che abita proprio qui a Rossano; fino agli ultimi 50 metri ci speravo ancora, poi mi sono visto sbucare da dietro Richeze e Piechele e ho capito che anche questa volta non ce l’avrei fatta".

ARRIVO
1. Mauro Abel Richeze (Arg, UC Basso Piave) km 175 in 4h11', media 41,833; 2. Andrea Piechele (Uc Trevigiani Dynamon); 3. Enrico Peruffo (Filmop Ramonda Parolin); 4. Matteo Montaguti (Gavardo Tecmor); 5. Matteo Busato (Coppi Gazzera Videa); 6.Andrea Pinos (Uc Basso Piave); 7. Davide Bonomi (Vc Mantovani Rovigo); 8. Paolo Capponcelli (VC Mantovani Rovigo); 9. Alessandro Garziera (Moro Scott); 10. Marco Benfatto (Zalf Desirée Fior).
 
L'INCIDENTE
Erano le 11,20 circa. Il gruppo era partito poco prima da Rossano e si dirigeva verso viale delle Fosse a Bassano per la partenza ufficiale. Le motostaffette della Polizia Stradale si stavano avvantaggiando lungo la strada Castellana per presidiare l’incrocio semaforico di Rosà e garantire la sicurezza degli atleti. Uno degli agenti stava sorpassando la colonna di mezzi fermi, quando si è scontrato con Maria Facchinello, 81 anni, residente a Rosà, che proprio in quell’istante stava cercando di attraversare la strada portando a mano la bicicletta.
Nel forte impatto l’anziana è stata sbalzata in avanti di parecchi metri e ha subito perso conoscenza. Trasportata d’urgenza all’ospedale di Bassano, è stata sottoposta alla Tac, che ha rivelato un forte trauma cranico, oltre ad altre gravi lesioni. Il gruppo, nel frattempo, era stato fatto deviare per raggiungere ugualmente Bassano secondo la tabella di marcia.

 
 
 

 

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