Elite e Under 23.
Marco Frapporti vince la premondiale di Rosà
e sogna Stoccarda
Rosà (Vicenza). Marco Frapporti non era in vetta ai pronostici
né alle candidature per la maglia azzurra, ma adesso
un passaggio per Stoccarda lo chiede anche lui. Il bresciano
della Unidelta ha vinto l’indicativa di Rosà, una
corsa che gli aspiranti convocati per il mondiale in Germania
hanno interpretato senza riserve, sino a renderla una gara ad
eliminazione. Frapporti ha avuto il merito di battere in volata
il campione italiano Ponzi, ma soprattutto di rimanere a galla
al termine di una corsa tiratissima e dura come poche.
A due giorni dal responso sulle convocazioni, il commissario
tecnico Sandro Callari ha preso buona nota di tutto. I suoi
osservati, dal canto loro, gli hanno fornito spunti a volontà.
Attacchi, attacchi e ancora attacchi: la cronaca della 23^ Coppa
Città di Rosà – Trofeo Baggetto è
una sequenza ininterrotta di tentativi di fuga.
Durante il preambolo pianeggiante in quel di Rosà sono
scattati Merlo e Lievore, poi raggiunti da Belli.
Tutti di nuovo insieme ai piedi della rampa di Vallonara, che
i corridori hanno ripetuto sei volte così come la salita
della Rosina. Il tricolore Ponzi ha subito cercato la selezione,
sfoggiando un colpo di pedale eccellente. Le squadre toscane
e quelle lombarde, ma anche la Filmop, hanno risposto e rilanciato
in più di un’occasione.
La selezione, intanto, procedeva spietata: dopo due passaggi
sul circuito collinare solo 70 corridori avevano ancora il numero
appuntato alla schiena. Tre giri dopo se ne contavano 33.
Promosso con lode Stefano Pirazzi della Palazzago Saclà
Majet, per due volte solitario sulla Rosina benché braccato
da una muta di inseguitori agguerriti.
I rosatesi della Filmop hanno difeso strenuamente la bandiera
con Pagani, Girardi e con il bassanese Zen, apparso brillante
e sicuro durante tutto il corso della competizione.
Al penultimo giro collinare Ponzi è caduto ed è
passato al Gpm attardato, con il gomito destro visibilmente
sanguinante. Poco più tardi veniva segnalato il suo rientro
fra i primi. All’ultima tornata fra Bassano, Vallonara
e la Rosina ha cercato gloria Henry Frusto della Bedogni. Primo
al Gpm, ha saputo tener testa a una dozzina di inseguitori fino
al ritorno nel circuito di Rosà.
Nel finale ci hanno provato Bisolti, Selvaggi, Pagani e Oss,
ma è stato tutto inutile. Al suono della campana, a cinque
chilometri alla fine, Ponzi trainava il gruppetto dei migliori
a forte andatura. A corto di compagni di scuderia, il bresciano
ha scelto di fare il gregario a sé stesso e a Oss, l’unico
altro Zalf al comando. A un chilometro e mezzo Girardi della
Filmop ha provato il contropiede: la sua azione si è
spenta ai 300 metri, quando è iniziato il testa a testa
Frapporti-Ponzi-Selvaggi, terminato con la vittoria dell’outsider
di lusso diretto da Bruno Leali.
Marco Frapporti, classe 1985, risiede a Lavenone, in provincia
di Brescia. Quella colta a Rosà è la sua terza
vittoria quest'anno e la sesta da dd Under 23. "Questa
volta sono riuscito a correre con freddezza, rimanendo calmo
fino alla fine - ha spiegato dopo l'arrivo -. Ho lasciato che
la Zalf andasse a chiudere su Girardi, poi ho impostato la mia
volata, partendo lungo e contenendo la progressione di Ponzi
fino alla linea. A questo punto mi sento autorizzato a sperare
in un posto in nazionale".
|