GRAN PREMIO CIAPONI EDILIZIA
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Un circuito veloce - In gara 114 atleti
A CASTELFRANCO SFRECCIA MERLO
CASTELFRANCO DI SOTTO(PI).- Due atleti veronesi che abitano
nella stessa zona e divisi da cinque anni di età, si
sono contesi al fotofinish il successo nel Trofeo C.T. Trasporti-Gran
Premio Ciaponi Edilizia per elite-under 23 . Ha prevalso Michele
Moro, 24 anni, più esperto del diciannovenne Andrea Guardini,
uno dei giovani velocisti più forti in assoluto, come
ci ricordano i suoi trascorsi da juniores e la vittoria nel
Trofeo Rancilio conquistata quest'anno nel milanese. Per la
Neri Lucchini Comauto La Conchiglia i due posti d'onore, in
quanto Montanari è giunto terzo davanti al sempre positivo
e brillante Pinizzotto, mentre per il veneto del Velo Club Mantovani
di Rovigo si è trattato di un successo meritato anche
perchè nello sprint finale Moro non aveva compagni di
squadra, ed ha sfruttato con intelligenza, abilità e
forza, il treno del team toscano. Per quest'ultimo il briciolo
di amarezza per il mancato successo in Toscana, è stato
cancellato dalla nuova vittoria firmata dal pisano Mirko Battaglini
fuori regione, che porta il conto totale dei successi della
formazione tosco-lombarda a quota tredici. Volata di un gruppo
di 60 corridori a conclusione di questa kermesse nella zona
del cuoio e delle pelli (114 i partenti di 22 società
e 28 i giri in programma di un circuito di Km 3,500 interamente
pianeggiante), ma vari anche i tentativi che hanno animato il
velocissimo carosello. Primo protagonista Da Castagnori, poi
Romaggioli (costretto a mollare per una sfortunata caduta),
l'albanese Haxhi e Belli, ripresi da Puccio e Barban. I quattro
vantaggio massimo di 54", sono rimasti al comando per oltre
50 chilometri ripresi a quindici dall'arrivo quando le squadre
con i più forti velocisti hanno iniziato a lavorare con
continuità, vedi la Neri Lucchini Comauto La Conchiglia
spesso in prima fila con la Mastromarco Sensi Grassi e la Bedogni
Natalini. In agguato anche la Vangi Seano e la Mantovani che
ha saputo lanciare al momento giusto il veronese Moro che ha
saputo imporsi per pochissimi centimetri al giovane Guardini,
che ha ammesso con bella sincerità che il più
forte stavolta era stato il suo compaesano. Un elogio infine
agli organizzatori.
ANTONIO MANNORI
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