PORTO RECANATI-CINGOLI "1° TROFEO FRED MENGONI" - CLASSE 1.12 -
Formichetti nella “Porto Recanati – Cingoli” Naz. Cl. 1/12


La “Porto Recanati – Cingoli - 1° Trofeo Fred Mengoni”, una inedita gara in linea che è venuta ad arricchire il calendario dilettantistico delle Marche e del Centro Italia, ha laureato un giovane di belle speranze, Stefano Formichetti, della Polisportiva Valdarno, che si è involato nella parte cruciale della selettiva competizione assieme al collaudato scalatore Alessandro Bisolti, della U.C. Palazzago Elledent, e lo ha poi regolato nella volata conclusiva a due nell’alberata dei Viali Valentini a Cingoli. Questa prima interessante “Mare -Monti”, messa in cantiere dal G.S. Ruote e Cultura di Antonio Romagnoli con il sostegno del munifico mecenate Fred Mengoni, ha avuto un battesimo senz’altro positivo e beneaugurante, rivelandosi una prova idonea a mettere in luce le qualità dei corridori di valore e al contempo valorizzando le notevoli bellezze paesaggistiche del verdeggiante territorio marchigiano, passando dal mare di Porto Recanati, stazione balneare rinomata da sempre, ai 631 metri di altura di Cingoli, turistica cittadina comunemente denominata “balcone delle Marche”.
Si è trattato in effetti di una gara insolitamente dura ed impegnativa, una sorta di tappone dolomitico per i dilettanti, che gradatamente ha selezionato i più forti e in più in condizione attraverso tante salite, da quella iniziale di Villa Gigli per Recanati, a quelle dei Castelli di Jesi fino alle ultime asperità del territorio pedemontano di Cingoli.
Ai nastri di partenza di Porto Recanati si presentavano 122 corridori in rappresentanza di 17 società.
E fin dagli iniziali giri cittadini di Porto Recanati si sviluppava sibito una fuga iniziale a sette, con Costanzi(rimasto poi vittima di una caduta con conseguenze abbastanza serie), Gargaro, Haxhi, Migliaccio, Franzini, Esin e Guidetti, i quali in breve guadagnavano 2’35” di vantaggio. Dopo la non facile ascesa di Recanati restavano al comando Gargaro, Haxhi, Esin e Franzini, ai quali più avanti si univano Van Der Velde, Barabesi, Manenti e Quintero.
E questi otto battistrada conducevano assieme la gara per molti chilometri. Poi nelle vicinanze di Jesi rinvenivano in testa Fioretti e il polacco Walczak e così a guidare le operazioni all’inizio delle lunghe salite per i Castelli di Jesi erano dieci corridori con 18 inseguitori a poco più di mezzo minuto. E salendo per Monte Roberto e Cupramontana si inserivano Colombo e Nucera mentre qualcun altro perdeva contatto dai fuggitivi. Ecco allora che a guidare la corsa, ormai entrata decisamente in territorio pedemontano, erano in sei, il 19enne Barabesi, Colombo, Walczak, Manenti, Nucera e Fioretti. Quest’ultimo iniziava poi un generoso assolo, sulla salita di Moscosi dopo Apiro, racimolando fino a quasi un minuto al Lago di Castriccioni, al km. 132. A questo punto mancavano circa 18 chilometri all’arrivo, con le salite finali per Cingoli, ancor più dure dopo tanti chilometri difficili e affrontati senza risparmio d’energie da parte della maggioranza dei corridori rimasti in gara. E, salendo verso Cingoli, prima i cinque ex-compagni di fuga di Fioretti e poi lo stesso corridore della S.C. Monturano Civitanova Cascinare dovevano arrendersi agli inseguitori. Ecco allora che nella salita finale iniziava la gara conclusiva con nuovi protagonisti pronti a spendere le energie sagacemente lasciate in serbo. I primi a raggiungerlo Fioretti erano erano Malaguti (6° il giorno avanti nel G.P. della Liberazione), Da Ros e Roganti ma subito dopo contrattaccavano più decisi Formichetti e Bisolti, ai quali invano cercava di agganciarsi il polacco Dabrowski. L’azione dei due si rivelava risolutiva e sui Viali Valentini di Cingoli era infine il coriaceo Stefano Formichetti, già secondo il giorno prima a Pian di Scò, a conquistare la sua prima grande vittoria tra i dilettanti davanti ad un avversario di valore come Alessandro Bisolti, scalatore di forte caratura già valorizzato dal successo nel Giro della Valle d’Aosta del 2006.
Il vincitore Stefano Formichetti è un ragazzo di Rieti di quasi 22 anni, da due anni emigrato in Toscana alla ricerca di una più adeguata valorizzazione, che sta trovando nella Polisportiva Valdarno Prebeton del presidente Mario Lamiani e dei tecnici Giancarlo Montedori e Leonardo Gigli.
Oltre alla meritoria piazza d’onore di Alessandro Bisolti, sono da sottolineare le eccellenti prove dagli altri ragazzi meglio piazzati all’arrivo di Cingoli o tenaci protagonisti nel corso della impegnativa contesa (in particolare si sono ben difesi non pochi giovani ancora poco esperti).
E merita due parole di solidarietà lo sfortunato Costanzi, già in fuga e incorso in una brutta caduta.

Ordine d’arrivo:

1°) Formichetti Stefano (Polisportiva Valdarno Prebeton)
km. 150 ore 4.o1’ media km. 37,344
2°) Bisolti Alessandro (U:C: Palazzago Elledent Rad)
3°) Dabrowski Jaroslaw (MG Kvis Norda Pacific) a 35”
4°) Terrenzio Fabio (Vega Pref.ti Montappone) a 45”
5°) Taborre Fabio (V.C. Aran World Cantina Tollo)
6°) Malaguti Alessandro (Calzaturieri Montegranaro Marini Silvano) a 55”
7°) Santuccione Davide (V.C. Aran World Cantina Tollo) a 1’
8°) Rocchetti Leopoldo (Team SCAP Pref. Foresi)
9°) Walczak Damian (MG Kvis Norda Pacific) a 1’45”
10°) Pulido Naranjo Luis (ASD Marco Pantani Abruzzo).

Partiti 122 - arr. 37

Paolo Piazzini



 
 

 

 

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