Nell’ormai
consolidata “riserva di caccia” Zalf Désirée Fior
(5 vittorie negli ultimi 9 anni, ma 9 negli ultimi 18)
il bis stagionale strappato dal vicentino Federico
Bontorin vale doppio. Anzi triplo. Al debutto di fine
febbraio, al gelo di Paderno di Ponzano, seppure al
termine di una lunga galoppata inscenata con il quotato
russo Valynin del Caneva, il 22enne di Romano
d’Ezzelino aveva comunque vinto in volata. Era una
kermesse di 100 km. Il 40. Circuito di Bibano di
Godega-19. Mo Pollami Liliana condito dalla duplice
scalata dell’impervio Mattonà, se lo è andato a
conquistare per una ventina di metri di vantaggio,
grazie alla fiondata assestata negli ultimi duemila
metri e andata a buon fine proprio sull’uscio di casa
del neo ministro alle Politiche Agricole Luca Zaia che
in una giornata priva di impegni istituzionali non ha
esitato a salire sul palco, assieme all’onorevole
Guido Dussin ed al compiaciuto sindaco di Godega
Alessandro Bonet, per applaudire i protagonisti della
classica trevigiana ed officiare il cerimoniale di
premiazione.
Quattro uomini Zalf lì davanti
(gli azzzurri Boaro e Oss oltre a Bontorin ed il
“bocia” Battaglin) nel drappello dei 19 battistrada
riportati assieme dal gran lavoro Filmop (anche il super
team vicentino-padovano poteva contare su quattro
presenze con Graziato, Bertazzo, Pagani e l’azzurro
Pavarin), erano un chiaro indizio su chi avrebbe potuto
monopolizzare nuovamente le operazioni e continuare la
tradizione vincente: il trentino Daniel Oss in splendide
condizioni dopo il Giro delle Regioni vinceva da due
stagioni (lo scorso anno centrò pure il titolo
provinciale U23 trevigiano).
Scalando il Mattonà e
lasciandolo alle spalle per l’ultima volta (proprio
Bontorin era scollinato in testa nella prima davanti
Mantovani, Gaia e Boaro) l’argentino Gustavo Alberto
Lopez (Pragma) aveva cercato di spiccare il volo. La
Filmop era riuscita ad annullare l’azione di Peruffo e
Salvi (De Nardi), il bielorusso Sinelnikau (Molino di
Ferro), Battaglin, Oss e Boaro (Zalf) una volta che
Lopez era stato stoppato e subito dopo appiedato per una
foratura: il gaucho era rimasto con un palmo di mosche
in mano dopo tanta fatica. Il duello Zalf-Filmop era
quindi cosa fatta. In mezzo però anche Casotto e
Zardini (Mantovani), Donadello (Cyber Team), Zanco
(Tata) , Vaccher (Basso Piave), Buso e Pasqualon (Termopiave),
Peruffo e Salvi (De Nardi), Stefano Agostini e
Sinelnikau (Molino di Ferro). Ma i ragazzi di Ciano Rui
azzeccano un finale perfetto. L’incantesimo di Bibano
continua.
Massimo Bolognini
ORDINE DI ARRIVO:
1. Federico BONTORIN (Zalf Désirée Fior)
km 152,700 in 3h31’15” media 43,379;
2. Daniel Oss (idem);
3. Marcello Pavarin (Filmop Ramonda Bottoli);
4. Enrico Peruffo (De Nardi Bergamasca);
5. Manuele Boaro (Zalf);
6. Andrea Pasqualon (Termopiave Meccanica 2P);
7. Fabio Casotto (Mantovani Guerrato);
8. Efrem Salvi (De Nardi);
9. Enrico Mantovani (Trevigiani Dynamon);
10. Omar Bertazzo (Filmop).
Iscritti 194, partiti 162.
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