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Elite-under 23 / INTERNAZIONALE - XXI° G.P. INDUSTRIE DEL MARMO
Elite-under 23
11 maggio 2008 - CARRARA (MS)

Grande finale dei due nell’internazionale di Carrara

UN’ALTRA VITTORIA PESANTE PER LA
NERI LUCCHINI FIRMATA STORTONI-VONA


CARRARA.- Il non ancora ventitreenne marchigiano di Chiaravalle, Simone Stortoni, ha messo la propria firma sull’albo d’oro del Gran premio Industrie del Marmo, la prima gara internazionale elite-under 23 del 2008 in Toscana. Un successo in tandem favorito dalla grande prova per coraggio e spirito indomito del suo compagno di squadra Vona, nonostante qualche eccesso nel dispendio di forze quando si era ancora lontani dall’arrivo, che poteva anche costare caro alla squadra diretta da Luca Scinto che ha colto qui a Carrara la vittoria numero diciotto. Tutto invece è bene quel finisce bene e sul podio di Piazza Matteotti a gioire e festeggiare l’ennesimo successo c’erano con il primo classificato ed il secondo, anche il loro irrefrenabile direttore sportivo, Luca Scinto, e due tra i principali sponsor, Alberto Lucchini e Giuliano Baronti. Grande gara quella del Marmo organizzata dalla S.C. Fausto Coppi con quattro passaggi dalla stretta galleria di Ponte dei Vari sulla strada che conduce alle maestose cave di marmo e alle cui uscita era posto il gran premio della montagna. Una gara velocissima con 187 partenti di 27 società e la presenza di Gran Bretagna, Russia, Ucraina, Australia, Loborika Croazia ed i polacchi della MG KVis Norda. Continui tentativi di fuga protagoniste varie formazioni in attesa dell’ultimo passaggio dalla salita che vedeva l’uscita qualche chilometro prima dei affrontarla di nove atleti. Era una bagarre frenetica con Caddeo, Vona (irrequieto fino all’inverosimile) Fornasier, Dabrowski, Antonioli, quindi Kalinin e l’inglese Swift che cercavano la soluzione di forza. C’era anche il rientro di Fedi, e quello del ventenne australiano Meyer. Insomma al termine di una girandola incredibile di azioni, nove erano coloro che si tuffavano lungo l’insidiosa discesa verso il centro della città per affrontare i 15 Km pianeggianti che avrebbero chiuso la corsa, mentre dietro erano in 21 a cercare ma senza molta convinzione di poter rientrare. Il resto lo proponevano i cinque chilometri finali verso il traguardo di Piazza Matteotti gremito di sportivi con la presenza anche del sindaco di Carrara, Angelo Zubbani. Provava Stortoni, facevano altrettanto Fedi e Kalinin, poi era la volta di Vona e la zampata micidiale del ciociaro lasciava il segno nonostante che Swift, Mayer e Dabrowski (ecco un altro che ha sgobbato per due) cercassero di replicare. Quando meno te lo aspetti era invece il compagno di squadra di Vona, Stortoni a lasciare a sua volta il plotoncino degli otto per raggiungere in un aggancio “programmato” il laziale. Non c’era volata, Vona aveva dato e speso già tanto per non dire tutto, e Stortoni non aveva certo da faticare per anticipare il suo compagno di squadra. Terzo era l’ottimo Meyer uscito nel finale in un tentativo estremo di aggancio alla scatenata coppia di testa, poi gli altrettanti bravi Fedi e Caddeo. UN arrivo che rende i giusti meriti a chi è stato protagonista in questa internazionale per la quale è stato istituito anche il trofeo Campioni dello Sport (scelto quest’anno quale campione da ricordare Ottavio Bottecchia) con una scultura in marmo donata al vincitore.

ANTONIO MANNORI


ORDINE DI ARRIVO:
1)Simone Stortoni (Neri Lucchini Nuova Comauto) Km 167,4, in 4h05’43”, media Km 41,250;
2)Emanuele Vona (idem);
3)Cameron Meyer (Naz. Australia) a 7”;
4)Matteo Fedi (Cargo Compass Albatros) a 20”;
5)Manuele Caddeo (Mastromarco Sensi Grassi);
6) Ben Swift (Gran Bretagna);
7)Emanuele Fornasier (Moro Scott Bicycle);
8)Pavel Kalinin (Team Valdelsano);
9)Jaroslav Dabrowski (Pol- MG KVis Norda) a 40”;
10)Adrian Honkisz (idem) a 1’20”.

 
 

 

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