A Sacile, nel 1996, il figlio del Cannibale per antonomasia, Axel Merckx, assaporò il gusto della prima vittoria della carriera da professionista. Oggi nel medesimo accogliente salotto di piazza del Popolo, sotto lo stesso striscione d’arrivo, è nato un nipotino del Cannibale: il vigoroso Paolo Locatelli. Due tappe di questo Trittico ed ecco stampato un inedito, quanto esaltante en plein. La firma è del promettente bergamasco che a ventiquattr’ore dalla sciabolata di Prata ha bissato il successo, raggiungendo così quota 7 vittorie in questo luminoso 2007 che ha portato pure il terzo tricolore della carriera (nell’individuale a punti a Dalmine martedì sera), dopo quelli centrati da Allievo (1° anno) nella crono individuale e da Esordiente (2° anno) su strada a S.Croce sull’Arno.
Che piova o splenda il sole è cambiato poco o nulla se andiamo a scrutare gli ordini d’arrivo delle prime due tappe che hanno ribadito che gli uomini più in palla del momento sono sempre loro due. Paolo Locatelli ed il padovano Fabio Chinello, sempre e rigorosamente al primo e secondo posto quando c’è stato sa sprintare. Così anche oggi nulla è cambiato, nonostante i cinque assalti all’arma bianca al Castello di Caneva. In molti pensavano che l’erta più conosciuta e frequentata dell’Alto Livenza potesse servire a sganciare qualche plotoncino. Nossignori, anche se lassù, a turno, si sono esaltati il bergamasco di Clusone, un brillante 1° anno, Gianfranco Zilioli (For3) che si è pappato due Gpm, quindi il peso piuma siciliano Marco Gazzara (Ormelle) e nell’ultima arrampicata Ronny Gobbo (Solvepi) – coraggioso nel cercare l’assolo di forza – stoppato dal leader della maglia verde Giorgio Cecchinel (Cieffe) che assieme agli scatenati Stefano Locatelli (For 3) e Enrico Battaglin (Saros) hanno contribuito a rimescolare le carte in vista di un traguardo che ha solleticato i muscoli a parecchi. Inutile i migliori si sono dati appuntamento con la storia in piazza del Popolo dove Paolone Locatelli a calato il bis facendosi beffe della maglietta rossa di leader portata più che dignitosamente da Chienello che resta lì inafferabile a soli 2”. Ma che sia in vena di tris..mah, sentite cosa ne pensa il diretto interessato: “Sarà dura domani per me, come per tutte le ruote veloci presenti – dice raggiante il 18enne di Romano Lombardo, indossando la maglia azzurra della classifica a punti oggi ancor più saldamente sulle sua spalle – Nonostante le salite non mi fanno paura, l’ultima, la più lunga del Trittico è molto vicina al traguardo. Vedremo cosa succede. Io comunque ero arrivato al Trittico per puntare a qualche tappa, e ne ho vinte già due e aiutare il mio omonimo Stefano Locatelli che invece vuole vincere la corsa. Oggi sapevo che avrei retto bene gli attacchi degli scalatori e una volta giunti sino in fondo tutti assieme sono riuscito a ripetermi. Quasi non credo a questo bis. D’altronde oggi la mia squadra aveva lavorato a fondo sin dall’inizio per portare via una fuga per puntare alla maglia. Fosse andata male c’ero sempre io per la volata”.
Rispetto a ieri cambia padrone la maglia gialla dei Traguardi Volanti che passa dalle spalle di Cecchinel a quelle del bresciano Luca Fogliata (Otelli Zani). Mentre per una caduta avvenuta nell’ultima tornata il piemontese Fabio Felline (Castanese Rostese) ha perso quella bianca dei Giovani.
Domani giornata per uomini duri, con il S.Lorenzo, Cima Coppi del Trittico da scalare nel finale.
DIRETTA WEB – Ogni giorno diretta testuale sul portale www.ciclonews.it a cura di Massimo Bolognini e Massimiliano Pizzolato.
INTRODUZONE alla 2^ TAPPA
La carovana del 4° Trittico Veneto si è risvegliata ancora umida dopo il nubifragio subito ieri nella 1^ tappa di Prata. La temperatura è piuttosto bassa rispetto alla media stagionale: si aggira attorno ai 20°C e il tempo si presenta assai variabile.
Anche stamani le strade del Pordenonese verranno scandagliate dalla corsa a tappe curata da Vc Orsago e Team OroGildo.
In programma la Sacile-Sacile di 95,500 km. Tutto sommato il primo esamino dopo l'indolore cronoprologo e la più rovinosa 1^ tappa caratterizzata dai ruzzoloni per un asfalto reso particolarmente viscido dalla pioggia che dopo il fortunale che ha investito la partenza è poi caduta a intermittenza.