3^ TAPPA - SABATO 1 SETTEMBRE:
Godega Di Sant'urbano (Tv) - Vittorio Veneto (Tv) -
Km. 98.800 - ritrovo: dalle ore 12.30 a Godeva di S.U. in Campo
Fiera - partenza: ore 14.00
CHAPEAU PAOLONE LOCATELLI, BATTAGLIN VA IN ROSSO
Il bergamasco fa il Fenomeno e concede addirittura il tris.
Crolla Chinello sul S.Lorenzo
Domani la 4^ ed ultima tappa: triplice scalata del Mattonà
e “muro” di via Longhe severi giudici
Non l’avessimo mai ipotizzato. Eppure Paolone Locatelli
ci ha preso sul serio. E’ stato di parola. Anche sul
traguardo di Vittorio Veneto, dove dodici mesi or sono aveva
gioito Alberio, il tre volte tricolore bergamasco ha messo
la ruota davanti a tutti. Semplicemente straripante, esagerato.
Fate voi. Trovate voi l’aggettivo che più vi
aggrada per definire questo gesto atletico, questo momento
di grazia che ha portato il ragazzone di Romani di Lombardia
a vergare una pagina che difficilmente verrà riscritta
nella storia del Trittico Veneto che nel segno della più
totale incertezza, ma solo per quanto riguarda il capitolo
del vincitore finale, si avvia ai titoli di coda. Il padovano
Fabio Chinello (Pressix) è saltato sul San Lorenzo.
Così il vicentino di Marostica Enrico Battaglin che
aveva lo stesso tempo, è la nuova maglia rossa, ma
con due soli secondi da Paolone. E’ l’inezia scolpita
sin qui dal cronoprologo di mercoledì sera delle Bandie.
Ma il Locatelli che domani sera ad Orsago potrebbe trionfare
è Stefano. Solo 4” lo separano dalla maglietta
rossa. Mattonà da spianare tre volte e “muro”
di via Longhe, come volevasi dimostrare saranno giudici impietosi
in vista dell’ultimo e definitivo verdetto.
“Oggi ho sempre inseguito – dice il neo-leader
della classifica generale – non è stato facile
ed ho speso parecchie energie. Domani sarà una partita
a scacchi, Stefano e Paolo Locatelli sembrano i più
pericolosi da controllare”. Ma ancora in parecchi sono
ancora lì in agguato.
Così l’unica certezza ce l’ha regalata
sempre lui, Super Paolone. Nello storico viale della Vittoria
una bici di vantaggio sui quattro compagni d’avventura
decollati sul San Lorenzo - tra cui l’alleato Stefano
Locatelli che ha fatto la selezione in salita -, mano sinistra
che sventola il tre a indicare lo strepitoso tris ed ecco
girato il film più bello di questo Trittico: potrebbe
andare direttamente in concorso al Festival di Venezia.
“Non ci sono mica gli abbuoni? Peccato altrimenti la
maglia rossa sarebbe stata mia – sbotta pure lui incredulo,
mentre gongolando si appresta a ricevere il bacio delle miss
– Come ho fatto? Come sto? Non lo so. Eravamo in due
e non potevamo sbagliare. Abbiamo fallito solo la conquista
della maglia rossa. Mah a dire il vero ho sempre la gamba
destra che mi dà fastidio. Non so perché, è
un problema che mi trascino dietro da un pezzo. Comunque vinco
e va bene così”. E’ l’ottavo squillo
di questo meraviglioso 2007. Pure il ct Rino De Candido non
credeva ai propri occhi. Appena incrociato dopo la vittorie
è eloquente cosa gli ha detto: “Beh, a questo
punto manca solo che ti metti a vincere nel ciclocross”.
Meglio non dirlo troppo ad alta voce, altrimenti il Locatelli
del tris potrebbe nuovamente prenderci di parola.
Non bastasse, Paolone, il più veloce di tutti, aveva
pure provato ad anticipare i compagni di fuga lanciando la
sortita negli ultimi 2 km con Fabio Felline, il talento piemontese
caduto anche oggi lungo la pericolosa del San Lorenzo: “Non
ho badato tanto alla vittoria di tappa – commenta comunque
soddisfatto il ragazzo della Castanese Rostese – ma
a riprendermi la maglia bianca. Ho tirato parecchio per riportarmi
in testa e se facevo un po’ di più il furbo la
vittoria potevo pure portarla a casa. L’ennesima caduta
potevo evitarla, bastava averla provata prima”.
Domani quindi preparatevi ai fuochi d’artificio. Non
quelli previsti durante la premiazione finale in piazza ad
Orsago.
DIRETTA WEB – Ogni giorno diretta testuale sul portale
www.ciclonews.it a cura di Massimo Bolognini e Massimiliano
Pizzolato.
INTRODUZIONE alla 3^ tappa
Da oggi è vietato nascondersi. Chi vuole vincere questo
4° Trittico Veneto-Memorial Vendramino Bariviera deve
uscire allo scoperto e gettare sul tavolo le proprie carte.
D'altronde i tracciati selezionati dal presidente della Commissione
Tecnica del Cr Veneto, il professor Ennio Benedet, sembrano
fatti apposta per catapultare fuori dal plotone i pretendenti
al successo.
Dopo un avvio leggermente ondulato, col passaggio a Colle
Umberto, dopo il primo ed unico transito sotto il traguardo
posto nel centralissimo viale della Vittorio, epilogo di tutte
le più importanti manifestazioni ciclistiche ospitate
dalla città che ha dato i natali al 5 volte iridato
del cross Renato Longo - Giro d'Italia professionisti e Lady,
Giro del Veneto e tricolore 2002 compreso - la 3^ tappa salpata
da Godega di S.Urbano dopo 4 giri cittadini iniziali s'imbuca
in un "toboga" che non incontrerà più
pianura sino all'arrivo. I corridori affronteranno una quarantina
di km di cosiddetti "mangia e bevi" con l'ubriacatura
finale del San Lorenzo, a 20 km dalla fettuccia bianca, Cima
Coppi di questo Trittico con i suoi 416 mt di quota.
Il Trittico deve ancora esplodere, oggi potrebbe arrivare
la detonazione. Enrico Battaglin che ha lo stesso tempo del
leader Chinello (i 66/100 del cronoprologo relegano l'azzurro
vicentino al secondo posto), Stefano Locatelli, Gianfranco
Zilioli, il leader del Gpm Giorgio Cecchinel, Ronny Gobbo,
Michele Gazzara e Omar Bertazzo si sono fati vedere sul Castello
di Caneva. Il temibile ecuadoregno Leon Bone ha provato la
stoccata da finisseur. Mentre lo scaligero Thomas Alberio
ha nicchiato, come d'altronde Daniele Gozzi, Alessandro Calderan,
Gianluca Dorio, il tricolore Andrea Palini, Matteo Giuntoli
e Matteo Trentin che si ritrova sul groppone i 23" accumulati
nell'ecatombe di Prata. Pensate! Se l'azzurrino della pista
Fabio Felline non avesse perso ieri 1'10" per una caduta,
lo stesso gap di Alessio Mion 2° nel cronoprologo delle
Bandie, oggi ci saremo trovati allo start di Godega con ben
cinque atleti con lo stesso tempo della maglia rossa Chinello.
Ed in classifica generale solo una ventina dei 127 corridori
rimasti in gara è tagliato fuori.
Una nota. Ieri a Sacile in 72 si sono presentati per contendersi
il successo allo sprint poi andato all'orobico Paolo Locatelli.
A 1'01" è giunto un secondo troncone composto
da 38 unità, più attardati e con distacchi diversi
altri 17 atleti. In 22 si sono ritirati, mentre in due non
erano partiti