4^ TAPPA - DOMENICA 2
SETTEMBRE: Orsago - Orsago (Tv) - Km. 108.600 - ritrovo:
dalle ore 12.00 a Orsago presso Centro Sociale in Piazza Oberdan
- partenza: ore 13.30
PAOLONE LOCATELLI FIRMA DA DESPOTA IL TRITTICO VENETO
Il tricolore bergamasco sbanca la corsa a tappe con un blitz
promosso a 10 km dal traguardo
La 4^ ed ultima tappa al padovano Bertazzo che batte cinque
fuggitivi
Applausi, inchini e complimenti. Tutti per lui: il tricolore
Paolone Locatelli. Non poteva che essere il coriaceo bergamasco
a trionfare in questa edizione del Trittico Veneto-Memorial
Mino Bariviera. Ogni giorno aveva urlato la propria superiorità,
non poteva tornare a casa senza la vittoria più gratificante.
Con un perfetto blitz portato a 10 km circa dall’ultimo
traguardo di Orsago, il ragazzone guidato dall’ex professionista
Paolo Valoti ed Eugenio Fattolin, ha sbancato la corsa a tappe
allestita alla perfezione da Lillo Zussa e Gildo Turchet.
Verrebbe da dire: ha fatto tutto lui. Anche, si. Dietro allo
straripante successo di Paolone da Romano di Lombardia che
oltre all’ambita maglietta rossa e quella azzurra della
classifica a Punti ha incassato tre tappe su quattro (Prata,
Sacile e Vittorio Veneto in strabiliante serie), c’è
una For3 Milram che ha girato alla perfezione.
Oggi, per portare il definitivo assalto alla baionetta alla
vetta della classifica e ad un solo soletto Enrico Battaglin
che ha fatto l’impossibile pur di tenere con i denti
le insegne del primato anche in piazza Caduti per la Libertà,
tutto il team bergamasco ha dato il massimo. L’ordine
era quello di mettere spalle al muro Battaglin e staccarlo.
Missione compiuta. Non servivano minuti, ma secondi. Paolo
e Stefano Locatelli hanno recitato la loro parte ad occhi
chiusi. Inevitabile il meritato trionfo. Il vincitore ha pure
fatto gli straordinari in salita - chiariamolo, non il suo
terreno - dando spettacolo, esaltando chi lo ha seguito nel
suo gesto atletico - anche se (ce lo ha riferito personalmente)
non ha dato il massimo! Addirittura. Voleva spianare la strada
a Stefano, ma alla fine ha aiutato…se stesso. Nell’ultima
decisiva arrampicata al Mattonà con variante impervia
sul “muro” di via delle Longhe, Stefano Locatelli
ha messo il turbo e per una decina di km indossato virtualmente
la maglia rossa sorpassando e staccando Stefano. La muta di
inseguitori che portava in pancia anche lo scalpitante Battaglin
ha annullato il sogno del ragazzo di Bergamo che ha già
messo nel palmares la Tre Giorni Orobica. Proprio Battaglin,
cavalcando i 20 km che separavano l’ultimo Gpm dall’arrivo,
è andato a riprendersi il Locatelli più leggero
e scalatore. A Paolone però la beffa non è piaciuta.
Tempo di rifiatare, e ferito nell’orgoglio, ha inventato
l’affondo che lo ha portato al trionfo finale. Lo hanno
seguito in quattro, sicuri che sarebbero arrivati sino in
fondo: Trentin, Alberio (pure il veronese è stato maglia
rossa virtuale nel corso dell’ultima tappa), Bertazzo
e il campione veneto Stocco. Sapevano che era il treno giusto.
Poi il padovano Bertazzo al tris stagionale è passato
all’incasso bruciando Trentin ed Alberio. “La
tappa era selettiva, certo – dice Bertazzo guidato dall’ex
prof Endrio Leoni – ma dopo l’ultima salita c’era
parecchio spazio per poter recupere. In salita mi sono salvato
e poi ho trovato la fuga giusta per tornare al successo”.
Paolone Locatelli, da consumato campione, non ha neppure disputato
lo sprint e lasciato la gloria agli altri: “Come potevo.
I mie compagni di fuga sono stati bravi ad aiutarmi. Era giusto
che la vittoria di tappa se la giocassero loro. A quel punto
io avevo dato davvero tutto. Negli ultimi 3 km ho sempre spinto
io al massimo. Sono sfinito ma felice per quello che ho fatto
qui al Veneto. Dedico le vittorie a tutta la squadra, ai miei
ds ed alla mia famiglia che mi segue sempre. Oggi qui ad Orsago
c’è mia sorella Laura col cognato Cristian”.
Annotatevi il nome di Paolo Locatelli: un giorno potrete dire
con grande soddisfazione: “l’ho visto dominare
il Trittico Veneto”. Suerte Paolone!!
Massimo Bolognini
INTRODUZIONE alla 4^ tappa
Ed eccoci arrivati al gran finale. Il Trittico rientra ad
Orsago, nella casa-madre, per srotolare la frazione decisiva,
la più impegnativa e lunga di questa incertissima edizione.
Il successore di Marco Canola, il vicentino che s'impose lo
scorso anno, verrà decretato al termine dei 108,600
km previsti per questa 4^ tappa.
L'avvio è soft. L'immancabile circuito di riscaldamento
che oggi sviluppa 10,800 km toccando Salvatoronda, Bibano
di Sopra e Sotto, la frazioni di Bosco e Bavaroi. Assegnato
sotto il traguardo il 1° degli ultimi tre Traguardi Volanti,
la tappa lascerà momentaneamente Orsago per andare
a trovare le prime salite di giornata, da sempre teatro delle
più importanti classiche della zona. Al km 15,800 ecco
il "dente" della Conche di Villa, 1° Gpm dei
sei disegnati nel profilo altimetrico. Una manciata di km
più avanti ed inizia la scalata del Montaner salendo
per via Mattonà. Solo per questa volta la tappa rientrerà
ad Orsago assegnando gli ultimi due Traguardi Volanti stabiliti
a Silvella di Cordignano (km 29,300) e nuovamente sotto il
traguardo di Orsago (km 43,700). Sin qui tutto potrebbe essere
filato via liscio. Perché i corridori una volta arrivati
nuovamente alle pendici del Cansiglio, avranno davanti la
doppia arrampicata di Conche e Mattonà in rapida successione.
Cioè senza possibilità di recupero, con l'aggiunta
nell'ultimo passaggio del "muro" di via delle Longhe,
cinica appendice del Mattonà che presenta pendenze
anche del 16%. Dall'ultimo determinante Gpm al traguardo mancheranno
comunque 20 km circa. Quanto basta per un disperato recupero!
A questo punto i distacchi non saranno certo abissali, ma
la severità della tappa e le fatiche dei giorni precedenti
si faranno certamente sentire nei muscoli degli atleti.
L'azzurrino Enrico Battaglin (Saros) parte con le insegne
del primato sulle spalle. Il vicentino è determinato.
Vuole questa vittoria. Sarebbe un ulteriore tocco di prestigio
alla già brillante stagione 2007 sin qui confezionata.
Quella manciata di secondi che lo dividono da Paolo e Stefano
Locatelli e tantissimi altri che non stiamo qui a menzionare
per brevità, potrebbero anche bastare. Ma non ne siamo
convintissimi. La For3 Milram ha dimostrato di possedere in
questo Trittico il collettivo migliore, più versatile.
L'ex professionista Paolo Valoti che guida il team orobico
ha sicuramente preparato qualcosa per non dovere stare lì
con l'orecchio incollato a radiocorsa per ascoltare i rilevamenti
cronometrici che oggi negli ultimi 20 km saranno, esageriamo,
drammatici.
Se le ultime pendenze da capogiro di via delle Longhe non
andranno a scolpire definitivamente la classifica finale.