Cristian Rossi, saetta al trofeo Rancilio
Una giornata di pieno inverno e cielo plumbeo accoglie a Parabiago i contendenti al 28° trofeo Rancilio che ritorna dopo un anno di pausa tra le gare del calendario Nazionale del Settore Tecnico Federale; tradizionale tracciato interamente pianeggiante, all'interno del territorio comunale su 13 giri per 170km.
La gara dedicata alla memoria del mai dimenticato Antonietto Rancilio, vero amante delle due ruote, prende il via alle ore 11,00 dal viale della Repubblica, sede della societa' Rancilio, con starter speciale il nipote Marco e la famiglia Rancilio al completo. Presenti sulla linea del via il presidente del GS Rancilio Mario Bonissi con il vice sindaco Raffaele Cucchi e l'Assessore allo sport Carlo Raimondi.
Ai nastri di partenza ben 142 dei 155 iscritti con team provenienti da tutta Italia e con la presenza della Nazionale Polacca che ha tra le sue fila il Campione Europeo in carica Gawronski Piotr. Con il numero 9 anche Moser Ignazio (Lucchini Maniva), nipote dell'indimenticato Francesco e maglia azzurra nei recenti mondiali in Australia.
Sotto lo sguardo attento del CT Marino Amadori, partenza a razzo degli atleti che macinano la prima ora di gara a oltre 44km/h di media.
Primi protagonisti sono Bernardelli (team Lucchini) e Vilella (Carmioro NGC pool Cantu') che si avvantaggiano dopo pochi kilometri dallo start. Ai due battistrada si aggiungono prima Gaffurini (Gallina Inox Tonoli) e Loda (Fenice Zema) e in seguito Kulas (MGKVIS-Nazionale Polacca) e Pacchiardo (Brunero Camel). Il gruppo rimane sulle sue e di buon accordo il sestetto prende il largo raggiungendo un vantaggio che al km 60 sfiora i 3'; la gara si stabilizza con poche emozioni se non qualche piccola scaramuccia.
Allo scoccare dell'ultima ora di gara, quando ormai la situazione sembrava definita, entrano in scena gli uomini del team Casati Named, coadiuvati dai Mantovani Fontana e dai nazionali polacchi della MGKVIS Norda, che trascinano il gruppo innescando una vera e propria battuta di caccia, tant'e' che nel giro di 20 km rosicchiano oltre 2'30 ai fuggitivi, provati sia dal freddo che dal vento che nel frattempo si e' alzato.
L'ultimo giro inizia con Bernardelli, Gaffurini, Vilella, Kulas e Pecchiardo con un residuo vantaggio di 25. Sfortunato Loda che deve fermarsi per un guasto meccanico. Dietro l'inseguimento furioso e' ormai completato e ai -10 i fuggitivi vengono riassorbiti.
Tutto da rifare quindi ma ormai i team Casati, Mantovani, MGKVIS e Egidio non lasciano piu' spazio a nessuno e il gruppo si presenta compatto sul lunghissimo viale d'arrivo; ed e' a questo punto che Rossi, ben spalleggiato dal compagno di team Zanotti, scarica al suolo la potenza delle sue gambe e vince a braccia alzate.
Ragguardevole la media finale, (42,857 km/h) a conferma della combattivita' degli atleti e ridotto il numero dei classificati (70 su 142 partenti) segno evidente della diversa condizione fisica che proprio in apertura di stagione marca prestazioni molto differenti.
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