Nel caldo infernale di Ville La Grand vince Clement Koretsky.
Il 48° Giro della Valle d'Aosta non perde tempo e, alla prima occasione utile, regala subito emozioni e colpi di scena degni dei migliori film thriller. I primi 150 km, quelli della Ville La Grand - Ville La Grand, che sembravano disegnati solo per fare da apripista alle montagne vere, quelle classiche della Valle d'Aosta, hanno invece sparigliato i giochi lanciando in orbita il francese Clement Koretsky (Avc Aix en Provence) insieme ad altri 25 coraggiosi che hanno dato vita ad una azione d'altri tempi scattando dopo appena una trentina di chilometri.
120 km di fuga per loro, che hanno avuto come apripista d'eccezione l'americano Ian Boswell, capace di aggiudicarsi tre dei quattro Gran Premi della Montagna: quella del ragazzo classe 1991 sarebbe stata un'autentica impresa, di quelle che regalano gloria in eterno negli annali delle due ruote, ed invece, a tradirlo e' stato l'ultimo terribile muro piazzato dagli uomini di Vasco Sarto a 1500 metri dal traguardo.
Il caldo, i tanti chilometri di fuga e le pendenze impossibili hanno rallentato l'azione di Boswell raggiunto e superato a doppia velocita' da Koretsky sulla cui scia sono saliti anche il bielorusso Papok, l'altro americano Squire e il belga Walt De Winter.
Domani si riparte da Megeve, direzione La Salle per una tappa che si annuncia a dir poco terribile: se le coté dell'Alta Savoia hanno decretato i primi distacchi, chissa' che potranno fare le salite, quelle vere, dei prossimi giorni.
Col des Saisies, Cormet de Roseland, Piccolo San Bernardo: salite che evocano il Tour de France e che saranno le protagoniste di questa seconda frazione che portera' la carovana del Giro della Valle d'Aosta nella sua terra natia. Ma prima di raggiungere La Salle - la perla della Valdigne - i corridori dovranno scalare alcune delle montagne piu' prestigiose dell'Alta Savoia. Dopo appena sette chilometri e mezzo di discesa inizia la salita al Col des Saisies, lunga quasi quindici chilometri: di li' la discesa Beaufort , dove parte la strada che porta al lago (e, successivamente, al passo) di Roseland. Altra discesa repentina e tecnica, questa volta verso Bourg-Saint-Maurice, dove i corridori svolteranno verso la Valle d'Aosta: il colle del Piccolo San Bernardo non ha pendenze impossibili, ma i suoi trenta chilometri sono eterni. In piu', quest'ultima asperita' arrivera' dopo trentaquattro chilometri di salite. In totale 64 mila metri da fare all'insu'. Una volta raggiunta l'Italia, i corridori si dirigeranno verso La Thuile, Pre'-Saint-Didier e - infine - La Salle. In totale 142,6 chilometri, di pianura neanche l'ombra: i big del Giro sono attesi a questa prova senza appello. |