La Work Service vince il cronoprologo del Giro del Veneto Juniores. Edoardo Cipollini veste la maglia di leader della classifica
PADOVA - Guidati dai freschi campioni italiani nella cronosquadre Jacopo Sasso e Leonardo Meccia, la Work Service ha disintegrato la concorrenza nella prima tappa del Giro del Veneto Juniores 2023, la cronosquadre di Prato della Valle, nel cuore di Padova, lunga 6,1 km.
La formazione di patron Massimo Levorato ha fermato il cronometro in 7'14", sfrecciando a 50,6 km/h di media, e a tagliare il traguardo per primo - e quindi ad indossare la prima Maglia Rossa di leader della classifica generale - e' stato Edoardo Cipollini. Il cognome non mente, Edoardo e' figlio di Cesare e nipote di Mario, e le potenzialita' per fare bene in questo sport sembra averle anche questo ragazzo classe 2005.
Al secondo posto si e' piazzata la Borgo Molino-Vigna Fiorita, staccata di sette secondi, con Andrea Scarso, transitato per primo, che per qualche minuto ha sperato davvero di fare il colpaccio e diventare il primo leader della corsa, lui che e' padovano ed ex Padovani. Terzo posto per un ottimo Team Tiepolo Udine, distante 10 secondi, che per diverso tempo e' rimasta sulla hot seat dei leader virtuali. Possono sorridere anche i padroni di casa della SC Padovani, che chiudono con un buon 8° posto a 16" dall'imprendibile Work Service.
"Sapevamo quanto il livello fosse alto, vincere era tutt'altro che facile, ma eravamo anche molto sicuri dei nostri mezzi, soprattutto dopo la vittoria del Campionato Italiano nella cronosquadre - ha spiegato Edoardo Cipollini dopo il traguardo -. Arrivavo da un periodo non facile, con qualche guaio fisico, per cui non sapevo realmente quale fosse la mia condizione. Dedico quindi la vittoria a mio papa' Cesare, che non sta molto bene di salute ma e' sempre li pronto ad aiutarmi, e poi ai miei direttori sportivi Matteo Berti e Fabio Camerin, che hanno creato un gruppo magnifico. E' un bell'inizio, ora bisogna rimanere concentrati e provare a rimanere in alto in classifica generale, come avevo fatto al Giro della Valdera (fu 7° alla fine, ndr). Le squadre vorranno attaccarci, ma siamo un gruppo forte e unito, quindi sono molto fiducioso per le prossime tappe, che si adattano abbastanza bene alle mie caratteristiche. Mi reputo un corridore completo, che sa tenere in salita e se la gioca in volata. Mio zio Mario? Nessun paragone, parliamo di un fuoriclasse che da junior vinceva su qualsiasi tipo di percorso. Mi definirei piu' simile a mio papa' Cesare".
Prima del via della cronosquadre e' stato anche riservato un toccante momento di ricordo per lo sfortunato Jacopo Venzo, il ragazzo scomparso la settimana scorsa in Austria dopo una terribile caduta in discesa, e che sarebbe dovuto essere al via di questa corsa. Tutti i partenti hanno firmato il suo dorsale, che e' stato poi donato ad Alessandro Coden, team manager della sua squadra, la Campana Imballaggi Geo&Tex Trentino.
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